lunedì 26 novembre 2012

Orto Sinergico: progettazione

Progettazione dell'orto con metodo dell'agricoltura sinergica:


L'agricoltura sinergica è un metodo di coltivazione elaborato dall'agricoltrice spagnola Emilia Hazelip. Si basa sul principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri "essudati radicali", i residui organici che lasciano, e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi.


1)       Nessuna lavorazione del suolo
Assenza d'aratura, zappatura o di qualsiasi altro tipo di disturbo del suolo in modo da poter lasciare il naturale decorso per processo di formazione del nuovo suolo con una struttura inalterata inoltre si evita perdita di CO2.
Il suolo si mantiene, si lavora e si struttura da solo proprio come in natura ad esempio in un sottobosco!
Inoltre con l’aiuto di lombrichi, dell’attività dei microorganismi e degli insetti e non ultima la penetrazione delle radici nel terreno il terreno acquista fertilità e si crea la struttura tessutale migliore.

2)       Non compattare il suolo
Fukuoka fa notare che in natura le piante vivono e crescono insieme, le radici delle erbe penetrano a fondo nel terreno smuovendolo e facendo entrare aria. Quando le erbe concludono il loro ciclo vitale, forniscono l'humus che permette ai microrganismi della biosfera di svilupparsi arricchendo e fertilizzando il terreno; e il tutto avviene da sé senza interventi dell’uomo (agricoltura del non fare)

3)       Nessuna concimazione chimica
La fertilizzazione avviene in modo continuo nel suolo tramite una copertura organica permanente detta pacciamatura: materiale di recupero o di riciclo paglia, rametti, carta non tossica, foglie morte. Così il terreno inerbito e/o pacciamato:
      Trattiene acqua e sostanze nel terreno
      Regola propagazione erbe spontanee
      Regola l’umidità e la temperatura
      Non dilava mantenendo fertilità e protezione da piogge battenti

4)       Coltivare “biodiversità”
Piantare e seminare insieme almeno tre specie (famiglie) diverse di piante. (Vengono consigliate leguminose e liliacee). Coltivazione di specie annuali in associazione a colture complementari, con l'integrazione d'alberi azoto-fissatori.
Cosa si coltiva? BIODIVERSITA’
  • Ortaggi: radici foglie frutti semi fiori
  • Fiori, Aromatiche, Arbusti e Alberi
  • Erbe spontanee e officinali
Coltiviamo varietà nelle famiglie così avremo protezione ed ombra, le piante si aiutano e creano le loro sinergie come accade negli esempi delle consociazioni; inoltre aumenterà l’impollinazione grazie a più richiami visivi e olfattivi dei fiori. Ed infine molte sostanze diverse si fisseranno nel terreno e  le piante potranno usufruire in modo differenziato delle risorse anche grazie all’accortezza di tenere:
  • Profondità differenziate
  • Disparità di dimensioni e crescita.

Cosa cambia … I prodotti ottenuti con questa pratica hanno una diversa qualità, un diverso sapore, una diversa energia e una maggiore resistenza agli agenti che portano malattie.


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