Progettazione dell'orto con metodo dell'agricoltura sinergica:
L'agricoltura
sinergica è un metodo di coltivazione elaborato
dall'agricoltrice spagnola Emilia
Hazelip. Si basa sul principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati
studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante
creano suolo fertile attraverso i propri "essudati radicali", i
residui organici che lasciano, e la loro attività chimica, insieme a
microrganismi, batteri, funghi e lombrichi.
1)
Nessuna
lavorazione del suolo
Assenza
d'aratura, zappatura o di qualsiasi altro tipo di disturbo del suolo in modo da
poter lasciare il naturale decorso per processo di formazione del nuovo suolo
con una struttura inalterata inoltre si evita perdita di CO2.
Il
suolo si mantiene, si lavora e si struttura da solo proprio come in natura ad
esempio in un sottobosco!
Inoltre
con l’aiuto di lombrichi, dell’attività dei microorganismi e degli insetti e
non ultima la penetrazione delle radici nel terreno il terreno acquista
fertilità e si crea la struttura tessutale migliore.
2)
Non compattare
il suolo
Fukuoka fa
notare che in natura le piante vivono e crescono insieme, le radici delle erbe
penetrano a fondo nel terreno smuovendolo e facendo entrare aria. Quando le
erbe concludono il loro ciclo vitale, forniscono l'humus che permette ai
microrganismi della biosfera di svilupparsi arricchendo e fertilizzando il
terreno; e il tutto avviene da sé senza interventi dell’uomo (agricoltura del
non fare)
3)
Nessuna
concimazione chimica
La
fertilizzazione avviene in modo continuo nel suolo tramite una copertura
organica permanente detta pacciamatura: materiale di
recupero o di riciclo paglia, rametti, carta non tossica, foglie
morte. Così il terreno inerbito e/o pacciamato:
•
Trattiene
acqua e sostanze nel terreno
•
Regola
propagazione erbe spontanee
•
Regola
l’umidità e la temperatura
•
Non
dilava mantenendo fertilità e protezione da piogge battenti
4)
Coltivare
“biodiversità”
Piantare
e seminare insieme almeno tre specie (famiglie) diverse di piante. (Vengono
consigliate leguminose e liliacee). Coltivazione di specie annuali in
associazione a colture complementari, con l'integrazione d'alberi
azoto-fissatori.
Cosa si coltiva? BIODIVERSITA’
- Ortaggi: radici foglie frutti semi fiori
- Fiori, Aromatiche, Arbusti e Alberi
- Erbe spontanee e officinali
Coltiviamo
varietà nelle famiglie così avremo protezione ed ombra, le piante si aiutano
e creano le loro sinergie come accade negli esempi delle consociazioni;
inoltre aumenterà l’impollinazione grazie a più richiami visivi e olfattivi
dei fiori. Ed infine molte sostanze diverse si fisseranno nel terreno e le piante potranno usufruire in modo
differenziato delle risorse anche grazie all’accortezza di tenere:
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Cosa cambia …
I
prodotti ottenuti con questa pratica hanno una diversa qualità, un diverso
sapore, una diversa energia e una maggiore resistenza agli agenti che portano
malattie.
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